Dovevo andare nella bella Mantova per un pranzo con gli amici del mare, ma quale look scegliere? Sicuramente dovevo essere comoda, ma senza rinunciare al mio stile…pensandoci ho deciso di indossare la gonna che avevo acquistato al mercato di Forte dei Marmi qualche settimana prima e di costruirci intorno un bel look.
Oltre alla gonna in tulle con stampa vichy, la mia scelta è andata ad una t-shirt bianca con la scritta “You make me Crazy” in nero (un modello over che strizza l’occhiolino a quelle proposte dalla bravissima Maria Grazia Chiuri per Dior), ad un gilet nero lungo, alle mie fedeli sneakers e alla shopper con borchie…che sta bene con tutto!

Ma vorrei parlarvi del gilet, questo capo che spesso rifinisce un outfit, un capo “rubato” dal guardaroba maschile ma che ormai fa senza dubbio parte anche di quello femminile, un pezzo che più o meno viene sempre proposto dagli stilisti e che noi donne adottiamo volentieri, anche perchè può aiutare a nascondere qualche piccola imperfezione o qualche punto critico!
Il gilet è stato per secoli esclusivo appannaggio del costume maschile fin dai tempi del Re Sole, che riunì tutti i cortigiani a Versailles ed impose uno stile di vita e di abbigliamento sfarzoso e alla moda. Naque così l’habit à la francaise, composto essenzialmente di tre pezzi: una giacca, un gilet e la culotte, pantaloni al ginocchio molto attillati. Ai suoi albori il gilet era molto lungo, poi inizia ad accorciarsi.
Con la moda dell’Ottocento si passa dalle frivolezze dello stile barocco a un look austero, semplice, rigoroso, dal taglio lineare e dai tessuti più robusti. Nel Novecento rimane parte dell’abito formale, poi con l’avvento di cinema, televisione e fotografia i cambiamenti del gusto si velocizzano. Negli anni 20 è il cavallo di battaglia del vestito dei Futuristi, negli anni 50 i Teddy boys lo indossano in broccato.
E solo alla fine degli anni ’60, il gilet entra finalmente nel guardaroba femminile. Stilisti come Moschino e Yves Saint Laurent creano un’intera collezione dedicata. Oltre che in tessuto viene realizzato in maglia, intero o abbottonato, e sostituisce la giacca del tailleur pantalone. Nello stile hippy anni ’70 si riveste di frange e perline. Alla fine degli anni ’80, prendendo ispirazione dagli sfarzosi e lussuosi gilet del 700, viene riproposto arricchito di ricami e applicazioni, con disegni floreali in seta e velluto, fino ad arivare ai giorni nostri in cui lo ritroviamo solitamente lungo, lineare e a tinta unita.

Voi usate questo capo di abbigliamento? Vi piace? Vi aspetto per saperlo, baci baci Gina.

Ph. Sofia Marchesi

t-shirt : Zara
gilet : Twin-Set
skirt : Imperial
bag : Valentino Garavani
sneakers : Adidas
sunglasses : Hugo Boss

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Author

Blogger, Image Consultant, Fashion Stylist. Creativa, allegra ed ottimista, amo la mia famiglia e adoro la compagnia. Vivo di Moda da sempre.

20 Comments

  1. Mi piace molto il tuo sense of style, questo outfit lo indosserei anch’io, davvero top!
    Ho anch’io un gilet simile al tuo e lo indosso davvero con tutto… devo dire che abbinato alla stampa vichy è davvero cool!
    baci
    Rebecca

    http://www.stylingrebecca.com

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