Hai mai pensato a quanto sono importanti le emozioni? Le emozioni sono involontarie e noi siamo il risultato delle nostre emozioni.
Saperle riconoscere è solo il primo passo per provare a gestirle e gestirle diventa importantissimo nella vita privata così come sul lavoro, sviluppando una azione di emotional management o gestione emotiva.
Le emozioni sicuramente vanno vissute, per questo dobbiamo imparare ad ascoltarci di più.

Le emozioni primarie sono sei:

  1. la sorpresa
  2. la gioia – felicità
  3. la rabbia
  4. la paura
  5. il disgusto
  6. la tristezza

Ma lo sapevi che l’emozione è la cellula primordiale dell’azione? La parola stessa Emozione indica il movimento (emotus significa smuovere). Infatti le emozioni ci danno gli impulsi ad agire.

Questi insegnamenti ci devono far capire che siamo esseri emozionali che ragionano, pertanto dobbiamo usare le emozioni per aiutare noi e gli altri nella vita, come nel lavoro.
Per fare questo abbiamo bisogno di ascolto. Dobbiamo imparare ad ascoltare prima di tutto noi stessi, poi gli altri. Chiediamo agli altri una cosa facendo una domanda, senza iniziare la frase con il “perchè”. Non diamo solo e sempre consigli.
Dobbiamo imparare a dare ascolto, accoglienza, tempo e spazio.

Visto che le emozioni portano alle azioni e tra queste anche a quelle di acquisto, diventano argomento fondamentalie per il Marketing.
Gli studi sul neuromarketing, hanno portato a sapere che l’impulso all’acquisto di un prodotto, parte dalla nostalgia; pensa che il 65% delle scelte sugli acquisti viene solleticato dai nostri ricordi.
Se un brand riesce a muovere i nostri ricordi piacevoli, vedrà impennare il fatturato.
La soluzione è appoggiarsi al passato per vendere nel presente.

Per riuscire a raggiungere questo obiettivo, dobbiamo essere bravi nel lavoro di emotional mangement, dobbiamo usare l’intelligenza emotiva con cinque abilità:

  1. Conoscenza: se riconosciamo le nostre emozioni, potremo usarle nelle nostre decisioni. I passaggi: riconoscere l’emozione, capirla e gestirla, decidere se tenerla o abbandonarla.
  2. Padronanza: avere il controllo dell’emozione, gestire la reazione e scegliere cosa fare per avere un vantaggio.
  3. Motivazione: focalizzare le emozioni per il raggiungimento dei nostri obiettivi. Per fare ciò dobbiamo conoscere nitidamente il nostro obiettivo, usare le emozioni come strumenti, essere gratificati per “il fare”.
  4. Empatia: l’empatia è la capacità di comprendere le emozioni altrui: se riusciremo a capire cosa sente chi ci sta di fronte, ad essere compassionevoli e “sentire con lui”, avremo vinto.
  5. Costruzione: dobbiamo riuscire a gestire in modo proficuo le emozioni della vita relazionale.

Concludendo, cerchiamo di coltivare le emozioni positive, perchè ci indicheranno la strada per rintracciare le nostre potenzialità, per farci crescere ed affrontare meglio la nostra vita.

Questa è la sintesi del corso di formazione di Emotional Management tenuto da Annalisa Ricchetti (coach, formatrice e naturopata) e Roberto Ardizzi (coach e formatore).
Se ti ho incuriosito e vuoi info sulle loro attività, contattali direttamente o mandami un messaggio.

Baci baci Gina emotional management

Credits: Pinterest

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Blogger, Image Consultant, Fashion Stylist. Creativa, allegra ed ottimista, amo la mia famiglia e adoro la compagnia. Vivo di Moda da sempre.

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